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Fascismo

Benedetto XV nel suo studio

BENEDETTO XV, PONTEFICE IN UN MONDO IN CRISI

di  Pier Luigi Guiducci [1] – Eletto al soglio poche settimane dopo l’inizio della prima guerra mondiale, la sua azione si orientò verso alcuni obiettivi: cercare di non far estendere il conflitto, presentare soluzioni alternative al perdurare delle ostilità, sostenere le azioni umanitarie. Si mosse nel solco del nuovo secolo, …

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LUCI E OMBRE DEL VENTENNIO FASCISTA

di Max Trimurti – Nella sua parabola ventennale il fascismo giunse a compromessi con i suoi principi e con l’anima cattolica del Paese. La “nazione al di sopra delle classi”, imposta anche attraverso la violenza, fu realizzata solo parzialmente attraverso il sistema corporativo. Ma non mancarono slanci per importanti rìforme …

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L’EPURAZIONE ANTIFASCISTA NELLA LEGISLAZIONE DEL DOPOGUERRA

di Michele Strazza – Nell’arco di dieci anni, tra il 1943 e il 1953, le istituzioni italiane introdussero una serie di provvedimenti per “defascistizzare” l’amministrazione dello Stato da funzionari e collaboratori compromessi con il passato regime. Di fatto prevalse però una logica compromissoria, agevolata dalla resistenza della burocrazia e dal …

Montezemolo - 1943 ter

GIUSEPPE MONTEZEMOLO, IL PARTIGIANO GENTILUOMO

di Alessandro Frigerio – Fu il comandante del Fronte militare clandestino a Roma e uno dei principali artefici della resistenza nella capitale durante l’occupazione tedesca. Una resistenza vissuta in un clima di sospetti e di difficile collaborazione con il CLN, cercando di evitare inutili spargimenti di sangue nell’attesa dell’arrivo degli …

Le città della rivoluzione, di G. Dottori

LA ROMA DI MUSSOLINI

di Massimo Iacopi – Roma occupò sempre un posto privilegiato nell’immaginario del fascismo. Una volta consolidato il suo potere, Mussolini iniziò a trasformarla e a esaltarne l’eredità antica. Dopo aver ottenuto la “cittadinanza romana” nell’aprile del 1924, Benito Mussolini vuole dimostrare con chiarezza il posto occupato dall’Urbs nel suo spirito …

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MANLIO ROSSI-DORIA AL CONFINO IN BASILICATA

di Michele Strazza – Durante il fascismo, il futuro economista e meridionalista fu inviato al confino in terra di Lucania. Una regione scelta dal regime anche per numerosi altri oppositori politici.   Le ragioni di tale scelta furono indubbiamente le più varie. A pesare maggiormente fu probabilmente quella logistica. La …