Senti che Storie…

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Prigione e guerra

«Dalla prigione ci esci vivo, dalla guerra no. Tutto il resto, sono parole».
Louis-Ferdinand Céline, Viaggio al termine della notte, 1932

Amare gli insaccati

«[...] quando i grandi di questo mondo si mettono ad amarvi, è che vogliono ridurvi in salsicce da battaglia. [...] È con l’amore che comincia. Luigi XVI, lui almeno, ricordiamocelo, se ne sbatteva clamorosamente del buon popolo. Luigi XV, lo stesso. Ci si puliva l’anello sfinterico. Non si viveva tanto bene, ma non mettevano nello sbudellarli la testardaggine e l’accanimento che vediamo nei nostri tiranni di adesso».
Louis-Ferdinand Céline, Viaggio al termine della notte, 1932

Ragionevolezza…

«La gran fatica dell’esistenza non è forse insomma nient’altro che questo gran darsi da fare per restare ragionevoli venti, quarant’anni, o più, per non essere semplicemente, profondamente se stessi, cioè immondi, atroci, assurdi».
Louis-Ferdinand Céline, Viaggio al termine della notte, 1932

Insonnia creativa

«Il mio strazio, per me, è il sonno. Se avessi sempre dormito bene non avrei mai scritto un rigo…»
Louis-Ferdinand Céline, Morte a credito, 1936