Senti che Storie…

Calandrino, Adolfo Coltano, Antonio Siberia… alias Indro Montanelli

«Gli italiani non imparano niente dalla Storia, anche perché non la sanno».

«I nostri uomini politici non fanno che chiederci, a ogni scadenza di legislatura, “un atto di fiducia”. Ma qui la fiducia non basta; ci vuole l’atto di fede».

«Tutta l’intellighenzia italiana ha una vecchia tradizione di servilità, com’è logico, perché si è sviluppata in un paese analfabeta, per secoli e secoli analfabeta. Non avendo il lettore doveva per forza procurarsi il protettore. Scriveva per il protettore».

«Noi italiani non crediamo in nulla e tanto meno nelle virtù che qualcuno ci attribuisce. Ma tra di esse ce n’è una nella quale riponiamo una fede incorruttibile: quella della nostra capacità di corrompere tutto».

«I ricordi vanno messi sotto teca, appesi a una parete e guardati. Senza tentare di rinnovarli. Mai».

«L’unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s’ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio».