Senti che Storie…
Quando le BR erano reazionarie
«Rapimenti, incursioni, attentati, minacce di questa canagliesca organizzazione [le Brigate Rosse] fanno da provocatorio contrappunto alle criminali imprese della ‘trama nera’, in uno scoperto gioco delle parti che mostra la comune matrice reazionaria. [...] È logico pensare che alle sue spalle ci siano mandanti, finanziatori, inefficienze volute, complicità a diversi livelli, una precisa volontà politica di non mettere fine a questa attività che fa il gioco della destra reazionaria ed eversiva. … [ i brigatisti sono] torbidi provocatori della strategia della tensione malamente travestiti da rivoluzionari».
L’Unità, 16 dicembre 1973
Credere, obbedire, superare
«In che stato è l’economia capitalista?»
«Sta precipitando».
«E noi che possiamo fare?»
«Raggiungerla e sorpassarla».
Storiella ai tempi di Cruscev, citata da François Fejto in La fine delle democrazie popolari
Nostalgie asburgiche
«Ai loro tempi gli Asburgo adempirono molte missioni. Nel Cinquecento difesero l’Europa dai turchi, nel Seicento favorirono la vittoria della controriforma, nel Settecento propagarono le idee dell’illuminismo, e nell’Ottocento fecero da barriera contro una Grande Germania nazionale».
Alan John Percivale Taylor, La monarchia asburgica
Pacifisti & guerrafondai
«I pacifisti sono stati cagione di guerre come i guerrafondai, di tutte le guerre che i guerrafondai non avrebbero fatto se non ci fossero stati dei pacifisti nei paesi da conquistare».
Giuseppe Prezzolini, L’italiano inutile