Senti che storie…

L’Europa, se volete

«Un tedesco: un lavoratore. Due tedeschi: una birreria. Tre tedeschi: la guerra.
Un inglese: un imbecille. Due inglesi: una partita di cricket. Tre inglesi: l’impero.
Un francese: un eroe. Due francesi: due eroi. Tre francesi: un ménage.
Un italiano: un bel tipo. Due italiani: una discussione politica. Tre italiani: tre partiti.
Un russo: una bomba. Due russi: la rivoluzione. Tre russi: nulla.»
Rudyard Kipling

Ragione e sentimento

«In Russia, a differenza che in Occidente, la ragione è sempre stata considerata una fonte di distruzione, mentre l’emozione (o l’anima) una fonte di creazione. Quante pagine sprezzanti hanno dedicato i grandi scrittori russi al pragmatismo, al materialismo degli occidentali! Hanno deriso gli inglesi con le loro macchine, i tedeschi con il loro ordine e la loro precisione, i francesi con la loro logica, gli americani con il loro amore per il denaro. Il risultato è che in Russia non abbiamo né macchine, né ordine, né logica, né denaro.»
Tatjana Tolstaja (pronipote di Leone Tolstoij)

Previsioni sbagliate

«La Russia nonché mostrare la strada alle altre nazioni è indubbio se sia ancora e possa durare ad essere una nazione; la rivoluzione è stata e continua ad essere la penetrazione delle idee occidentali nello slavismo. La Russia diventerà essa pure occidentale, come la Cina, l’America, come il Giappone. Non ci si accosta impunemente alla grande tradizione europea. L’Europa dominerà il numero cinese, il misticismo russo, la barbarie americana.»
Giuseppe Prezzolini

Sempre meglio che lavorare

«La Russia è il paese delle verifiche, dei controlli. Il sogno di ogni bravo russo – detenuto o libero – è che gli venga dato qualcosa o qualcuno da controllare. Primo – posso dare degli ordini a qualcuno. Secondo – mi è stata data fiducia. Terzo – per un lavoro di questo genere ho meno responsabilità che per un lavoro vero.»
Varlam Šalamov, I racconti della Kolyma