Senti che Storie…

Tipo da task force.

«L’onorevole arrivò pochi giorni dopo, e parlò – Dio glielo perdoni! – due ore e mezzo filate, senza arrestarsi un momento per rinfrescarsi le labbra, scaraventando cifre dietro cifre su la faccia stupita degli elettori, che non ne capivano niente; magnificando il suo sistema, che avrebbe risanato, in un batter d’occhio, le finanze dello Stato, reso fiorenti le industrie, rigogliosa l’agricoltura, rigurgitanti le tasche dei contribuenti; i quali, se si fosse adottato il suo sistema, avrebbero pagato così allegramente le tasse, da prendere pel collo gli esattori perché ricevessero il danaro!»
Luigi Capuana, Care parentesi

1870: come l’Italia andò a Roma

«Finalmente la resa di Sédan generò l’opportunità di andare a Roma; e gl’Italiani, neutrali per modo di dire, generarono il bisogno di andarvi subito e di proclamarla la capitale d’Italia. Allora il Lanza, in presenza di una questione così grave e complessa, chiamò i satrapi a consiglio, e, con quella proprietà di linguaggio, che non lo distingue, disse loro: Colleghi! è giunta l’ora di andare a Roma; se non ci andiamo noi, altri ci anderà. Il momento è solenne. Rammentiamoci che l’Europa ci guarda – e ride! Qual è il vostro parere? Il Visconti-Venosta si grattò il capo; il Correnti si grattò la punta del naso; il Castagnola si grattò la collottola; tutti infine si grattarono qualcosa; e quando si furono grattati, risposero in coro: Iddio ce la mandi buona!».
Carlo Collodi, La generazione della questione romana, «Fanfulla», 17 ottobre 1870

L’errore dello zar

«Se la questione agraria, eredità della barbarie dell’antica storia russa, fosse stata risolta, il proletariato russo non sarebbe mai riuscito a prendere il potere nel 1917. Perché si costituisse lo Stato sovietico erano necessari il combinarsi e il compenetrarsi di due fattori di natura storica del tutto diversa: una guerra contadina, cioè un movimento caratteristico degli albori dello sviluppo borghese, e un’insurrezione proletaria, cioè un movimento che annuncia il declino della società borghese. Questa è la sostanza del 1917».
Lev Trotsky, Storia della rivoluzione russa

Niente domande

«La libertà della persona consiste per buona parte in una difesa dalle domande. La tirannide più pressante è quella che si permette di porre le più pressanti domande».
Elias Canetti, Massa e potere