In libreria: Cleopatra

cleopatraNella storia che qui si presenta, a concepire l’idea di conquistare il potere sul mondo è stata una donna. Una regina che avrebbe lottato sino alla fine, mettendo tutto in gioco, per portare a compimento il suo progetto. Un piano che se si fosse realizzato avrebbe spostato definitivamente a Oriente l’asse politico e culturale dell’impero romano. Cleopatra sarebbe diventata così la garante di questo nuovo equilibrio, mettendo l’Egitto alla guida di un sistema di dominio organicamente integrato in quello romano. Il tentativo si concluderà con una rovinosa sconfitta, ma l’intelligenza, l’ambizione e la libertà di cui la protagonista aveva dato prova erano uno scandalo indicibile per il suo tempo, assolutamente da rimuovere e da trasformare in qualcosa di meno sconvolgente e di più comprensibile e familiare: non altro che in una dismisura sfrenata – e tuttavia non eversiva – di sesso, di seduzione e di tradimenti.
Cleopatra ha dedicato la sua intera vita alla realizzazione di un progetto di straordinaria ambizione: spostare a Oriente l’asse politico e culturale dell’impero romano, e diventare ella stessa la garante di questo nuovo equilibrio, mettendo l’Egitto alla guida di un sistema di dominio organicamente integrato in quello romano, che sarebbe dovuto arrivare dal Nilo al regno dei Parti e oltre. Se un simile disegno fosse stato realizzato, la storia di Roma avrebbe preso un’altra direzione, e con essa, probabilmente, la storia d’Europa. L’aver concepito questa visione è la chiave del rapporto della regina con Cesare, e poi con Antonio: in apparenza subalterno nel primo caso; da leader incontrastata nel secondo. La vicenda di Cleopatra viene ricostruita illuminandone in presa diretta sette momenti cruciali, intorno ai quali è eseguito il montaggio dell’intero racconto: la notte prima della battaglia di Azio; l’incontro con Cesare, ad Alessandria, nell’autunno del 48; il giorno della morte di Cesare, trascorso dalla regina nella sua villa romana di Trastevere; il primo incontro con Antonio, a Tarso, in Cilicia, sulle rive del Cidno, in un giorno d’estate del 41; la ripresa dei rapporti con lui, nell’estate del 37, ad Antiochia; la giornata di Azio, il 2 settembre del 31; il colloquio con Ottaviano (Augusto) e il suicidio ad Alessandria, nel Palazzo dei Tolomei, fra l’8 e il 10 agosto del 30.
Aldo Schiavone, Cleopatra: una donna – Einaudi, Torino 2023, pp. 192, euro 23,00

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Umberto Berlenghini, Witness 3: il cinema al banco dei testimoni – Porto Seguro, 2023, pp. 390, euro 19,00
Nel terzo volume di Witness, Umberto Berlenghini continua la sua narrazione attraverso i film e le produzioni dagli anni Sessanta a oggi, accompagnandoci in un mondo in cui i film sono più di una passione, sono un’ossessione, una malattia. Si comincia con Maigret a Pigalle di Mario Landi del 1966 e si finisce con La notte più lunga dell’anno di Simone Aleandri del 2021, passando per pellicole come Il Messia di Roberto Rossellini, Una giornata particolare di Ettore Scola e Un paese quasi perfetto di Massimo Gaudioso. Witness si conferma una lettura imprescindibile per gli amanti della settima arte, che sì rimangono affascinati di fronte alle storie, alla regia, alla recitazione, ma oltre al film vogliono conoscere chi lo ha fatto e come e scoprire ogni segreto che si cela dietro a una pellicola. Perché il cinema ha la capacità magica di trasformare la realtà. Tutto ciò che entra in un film diventa più bello, più interessante, più romantico, più erotico, più profondo, più divertente. E conoscerne i segreti ci porta a credere che un po’ di quella magia possa raggiungerci, rendendoci più belli, più interessanti, più romantici, più erotici, più profondi e più divertenti.

Domenico Vecchiarino, La Guerra fredda non è mai finita: storie di agenti segreti e cyber spie – Rubbettino, 2023, pp. 318, euro 22,00
La caduta del Muro di Berlino creò in Occidente un senso di grande euforia: gli USA, insieme agli alleati europei, avevano vinto la Guerra fredda. Si diffuse la convinzione che il crollo del comunismo sovietico e la fine della contrapposizione tra Est e Ovest avrebbero portato a un periodo di collaborazione globale. Ma non è stato così. La guerra di spie non si è mai fermata, anzi è cresciuta. Il libro racconta le più importanti storie di spionaggio avvenute in questi ultimi anni, portandoci in giro per il mondo tra terroristi e agenti segreti in un vorticoso percorso fatto di guerre, inganni e sotterfugi, con vecchi fantasmi tornati dal passato a regolare i conti in sospeso in questa nuova Guerra fredda.

Paolo Pombeni, Guido Formigoni, Giorgio Vecchio, Storia della Democrazia cristiana 1943-1993 – il Mulino, Bologna 2023, pp. 720, euro 38,00
La Dc fu davvero il «partito della nazione»? Per tanti versi sì, a patto di non congelarla nell’immagine del grande agglomerato che tutto macinava e tutto cercava di omogeneizzare. Fu anche questo, certo, specie nella parte finale della sua vicenda. Ma fu prima di tutto un partito dalle anime plurali che perseguì la ricostruzione democratica e costituzionale del paese, proiettandolo in un inedito orizzonte europeo. A trent’anni dalla sua scomparsa, la definizione del ruolo della Dc nella storia d’Italia oscilla ancora tra la demonizzazione e il rimpianto, senza assestarsi in una equilibrata storicizzazione. A partire dalla nuova disponibilità di numerosi archivi privati e pubblici, questo libro prova, per la prima volta, a tracciarne la storia: dalle origini alla parabola finale. Quella che si apre davanti agli occhi del lettore è una storia dell’Italia attraverso le vicende di un partito che è stato tra il 1943 e il 1993 il perno principale del governo del paese e ne ha modellato la vita politica e culturale.

Manuel Aguilera Podevano, Un’occasione d’oro per Mussolini: quando la Repubblica Spagnola pianificò di vendere parte del suo territorio al fascismo – LoGisma editore, Vicchio 2023, pp. 176, euro 20,00
Nel 1937, un anno dopo l’inizio della guerra civile, il governo della Repubblica Spagnola lanciò l’Operazione Schulmeister con l’obiettivo di ottenere il ritiro degli aiuti di Hitler e Mussolini al Fronte Nazionale, in cambio del quale avrebbe ceduto territori come le isole Baleari, le Canarie e il Marocco spagnolo. Data l’importanza della posta in gioco, le grandi potenze dispiegarono trattative diplomatiche attraverso spionaggio, società di comodo e prestanome, per controllare il Mediterraneo occidentale. Nonostante la successiva opposizione di Franco all’alienazione di Maiorca, Mussolini comprò sull’isola il terzo podere per estensione, al fine di colonizzarlo e di stabilirvi una testa di ponte per il futuro. In proposito, nel 1950 la ex ministra repubblicana Federica Montseny affermò: «Ancora è troppo presto per scrivere tutta la storia». Nel 2022, dopo cinque anni di ricerche in sette città di quattro paesi diversi, Manuel Aguilera ci svela il segreto meglio custodito della Seconda Repubblica Spagnola. Lo fa con un piglio narrativo tipico del romanzo, ma con un ferreo sostegno documentale. Siamo di fronte alla scoperta esplosiva di un episodio sconosciuto della Guerra Civile spagnola.

Giovanni Capurso, La passione e le idee: la Puglia antifascista da Giuseppe di Vagno a Giacomo Matteotti – Progedit, 2023, pp. 136, euro 14,00
Cosa accadde in Puglia negli anni tra il delitto di Giuseppe Di Vagno e quello di Giacomo Matteotti? Questo arco temporale vide l’ascesa del fascismo e la sua costruzione del potere. Partendo da documenti in parte inediti, l’autore ripercorre le lotte tra fascisti e antifascisti, ma anche quelle intestine tra fascismo ufficiale, fascismo autonomo e sindacalismo fascista, delineando un quadro articolato del Paese e, in particolare, della Puglia. Esauritasi la spinta squadrista in funzione antisocialista, il movimento, alla ricerca di una identità precisa, si innestò nelle logiche di potere del trasformismo, che avevano sempre caratterizzato il Mezzogiorno. Il fascismo di Puglia, in maniera precoce, sperimentò, con un vero e proprio laboratorio politico, i primi tentativi di quella collaborazione tra capitale e lavoro che anticipò il corporativismo economico degli anni a venire. Con una narrazione accessibile, utilizzando continui richiami alle vicende nazionali, soprattutto attraverso le posizioni nette e intransigenti di leader come Matteotti, l’autore ricostruisce questa storia di ordinaria intolleranza dando la parola ai principali protagonisti di quel tempo inquieto.

Chiara Frugoni, Il presepe di san Francesco: storia del Natale di Greccio il Mulino – Bologna 2023, pp. 276, euro 38,00
A 800 anni dal primo presepe qual è la storia della sua invenzione? Avvincente e suggestivo, il racconto della più grande studiosa del santo di Assisi.
«Voglio evocare il ricordo di quel Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del cuore i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, e come fu adagiato in una greppia quando fu messo sul fieno tra il bue e l’asino». Con queste parole – secondo il suo primo biografo – Francesco chiede a un fedele amico di Greccio di predisporre quanto serve per realizzare il presepe. Ma dove sono i personaggi principali, la Madonna e il bambino? Perché mai Francesco sceglie di rappresentare il Natale solo attraverso la greppia colma di fieno, fra due animali non nominati dai vangeli canonici? Saper leggere e mettere a confronto le fonti con rigore e sottigliezza, saper decifrare le immagini con acume finissimo: armata degli strumenti in cui eccelleva, Chiara Frugoni si avvicina – e noi con lei – alla figura del santo di Assisi, illuminando la vera posta in gioco del Natale di Greccio, quel potente messaggio di pace che dal 1223 ancora oggi vibra di una mai sopita spiritualità rivoluzionaria.

José Ruiz-Domènec, Il sogno di Ulisse: storia umana del Mediterraneo dalla guerra di Troia all’emergenza degli sbarchi – UTET, Torino 2023, pp. 512, euro 32,00
Per millenni navi molto diverse hanno solcato le acque apparentemente placide del Mediterraneo: bastimenti carichi di merci e minacciose triremi irte di lance, barche da diporto e da esplorazione, traghetti di linea e bagnarole dei trafficanti di uomini. Il “mare in mezzo alle terre” è stato luogo di incontro e di conflitto, culla dei miti classici e delle grandi religioni monoteiste, teatro di alcune delle più folgoranti creazioni dell’umanità e campo di battaglia di terribili guerre.
Tutta questa lunga storia, in fondo, nasce da un antico racconto: finita la guerra di Troia, deposte le armi, il guerriero Ulisse si fa esploratore e commerciante, antropologo e ambasciatore. Il suo viaggio verso casa diventa una lunga peregrinazione in cui scopre territori sconosciuti e conosce i popoli più diversi, mostrando alla cultura greca, e a noi posteri, la bellezza di aprirsi al nuovo e comprendere la varietà del mondo.
Questo sogno letterario di un Mediterraneo multiculturale e fervido attraverserà i secoli: Il sogno di Ulisse guida lo sviluppo del sapere classico, si fa moderno nei versi di Dante, indica le rotte per le scoperte geografiche, resiste di fronte al dominare dei nazionalismi. È un sogno che però si è spesso fatto incubo, quando il commerciante e l’esploratore sono tornati guerrieri, imbracciando le armi e vessando i popoli – dalla follia delle crociate agli scontri tra imperi, fino alla tragedia contemporanea dei migranti, disconosciuti e osteggiati, affondati in quelle stesse acque millenarie.
José Enrique Ruiz-Domènec racchiude la storia universale del Mediterraneo in un affresco ambizioso che comprende tutto, dalla guerra di Troia all’assedio di Sarajevo, da Carlo Magno a Napoleone, dalla morte di Socrate alla primavera araba. Con grande abilità narrativa unisce gli eventi più importanti e gli episodi meno conosciuti, i grandi personaggi e le masse in movimento. Il risultato è un’ampia meditazione sull’eredità della cultura mediterranea nella civiltà occidentale, che ci invita a esplorare il passato per decifrare gli enigmi del nostro presente. Perché tornare a farsi guidare da Ulisse può aiutarci a resuscitare il suo sogno, e forse finalmente scongiurare l’incubo.

Alessandro Marzo Magno, Casanova – Laterza, Roma-Bari 2023, pp. 336, euro 20,00
Chi era Giacomo Casanova? Un avventuriero intraprendente, un letterato generoso, un diplomatico accorto, un baro temibile, un viaggiatore instancabile e –ça va sans dire– un grande amante delle donne.
A quasi 300 anni dalla nascita, la storia di una vita straordinaria in un libro che è insieme la biografia di uno dei veneziani più noti al mondo e un affresco originale dell’Europa del Settecento.
Dalla penna vivacissima di un attento conoscitore della storia veneziana, la biografia di un figlio illustre della Serenissima, Giacomo Casanova. Protagonista indiscusso del Settecento europeo, nei 73 anni della sua vita visita per 213 volte un centinaio di città e cittadine, da Madrid a Pietroburgo, da Londra a Costantinopoli; incontra ben dodici sovrani regnanti e cita nel suo libroHistoire de ma vieduemila persone, tra le quali duecento tra attori, attrici e musicisti. Finisce nelle celle di cinque diverse carceri ed evade rocambolescamente da una, quella dei piombi a Venezia. Gioca d’azzardo (spesso barando) e ama il buon cibo: nelle sue pagine nomina 22 giochi e 120 diversi piatti.
Nel libro si racconta di teatro, di spionaggio, di massoneria e di magia. Si ricostruiscono gli incontri con i personaggi più famosi dell’epoca: da Voltaire a Lorenzo Da Ponte, il librettista di Mozart. E si parla anche di donne, naturalmente.

Giusto Traina, La prima guerra mondiale della storia: dall’assassinio di Cesare al suicidio di Antonio e Cleopatra (44-30 a.C.) – Laterza, Roma-Bari 2023, pp. 272, euro 22,00
I 14 anni che segnarono la fine della Repubblica romana furono caratterizzati da una lotta epica e senza quartiere tra uomini che volevano imporre la propria egemonia: Cesare contro Pompeo, Ottaviano contro Antonio. Ma le cose sono andate davvero così o si è trattato piuttosto di un conflitto su scala mondiale, capace di coinvolgere e travolgere tutti i popoli allora conosciuti: traci e parti, galli e ispanici, armeni ed egizi?
La fine della Repubblica romana è una storia che è stata raccontata tante volte da apparire pressoché scontata: chi non ricorda le Idi di Marzo e le guerre civili? La vittoria finale di Ottaviano? Eppure, di questi avvenimenti abbiamo sempre ascoltato soltanto un punto di vista, quello degli storici greci e romani, che hanno fornito una versione parziale della realtà politica e militare.
Se ci allontaniamo da Roma e dall’Italia e allarghiamo lo sguardo all’insieme dell’imperium Romanum, ai territori delle province e dei regni alleati, senza trascurare i nemici esterni di Roma – a cominciare dall’impero partico –, scopriremo i veri comprimari di questo racconto storico.
Familiarizzeremo con un caleidoscopio di popoli – africani, ispanici, galli, greci, traci, armeni, egizi – e di personaggi, dalla famosissima Cleopatra ai re Artawazd di Armenia e Bogud di Mauretania. Personaggi e popoli visti non più come semplici pedine, bensì come attori di un equilibrio geopolitico che fa delle guerre di questo periodo un insieme di conflitti che non è scorretto definire come una vera e propria guerra mondiale ante litteram.