Senti che storie…

C’erano una volta i liberali

«I liberali hanno combattuto ogni forma di sopraffazione, di deviamento, di involuzione. E sono stati quasi sempre soli, lo diciamo con piena consapevolezza, soli, si può dire, contro tutti gli altri partiti. E a chi chiedeva governi di salute pubblica, proclamando la necessità di consegnare al CLN tutto il potere, a chi minacciava uragani e nuovi scioperi, manifestazioni insurrezionali e altre sciagure patriottiche, i liberali hanno imposto la continuità dello Stato, la limitazione e il controllo dei poteri, lo scioglimento progressivo dei CLN, proto cellule di una rete nazionale di soviet, una strenua difesa della lira, la restituzione della libertà di stampa, la formazione della Consulta, le elezioni e i referendum… Chi non ricorda le battaglie contro i tribunali politici e la giurisdizione straordinaria?… Oggi, la religione della libertà appare a molti priva di conforto, spenta di certezze, per le masse ottuse da tanti anni di guerra, di miseria, di disperazione. Basterà che essa continui a operare nel cuore dei migliori, perché torni a illuminare le moltitudini».
Mario Pannunzio,  I vivi e i morti, “Risorgimento liberale”, 19 dicembre 1946

Quel marxista di Palach

«[Jan Palach] non è morto per abbattere il socialismo ma per rafforzarlo, rinnovarlo, innalzarlo all’altezza dei livelli che spettano a un sistema che aspira a concretizzare nella democrazia socialista la concezione marxista del mondo».
Maurizio Ferrara, Niente confusioni, “l’Unità”, 26 gennaio 1969

Cechi e slovacchi

«Masaryk aveva sperato che i cechi e gli slovacchi si unissero come avevano fatto gli inglesi e gli scozzesi; risultò che gli slovacchi erano gli irlandesi».
Alan John Percivale Taylor, La monarchia asburgica, 1966

Elogi interessati

«È prodigo di elogi nei confronti di quelli che in ogni caso non combineranno niente. Diventa prudente se uno dimostra di avere talento».
Elias Canetti, La tortura delle mosche, 1992