Senti che Storie…

Del firmare manifesti.

«Fa pena oggi rileggere simili stoltezze, e vedere quali firme illustri appaiano sotto quei manifesti […]. Che alcuni dei nostri migliori intellettuali, e dei più risoluti antifascisti, si siano coperti di ridicolo non è cosa che riguardi soltanto i firmatari; è un male per la cultura, l’antifascismo, la causa della democrazia in Italia. Hanno avallato con la loro firma alcune delle più goffe menzogne comuniste, hanno fatto, ancora una volta, la figura degli “utili idioti”, hanno offerto dei pretesti polemici alla volgarità dei fascisti, alla malafede dei bigotti e dei reazionari: è un danno che colpisce tutti noi».
Carlo Casalegno, La Manifestomania. Intellettuali e politica, in “Resistenza. Giustizia e Libertà”, n. 11 novembre 1962

Volere è Potere

«Il potere non è un mezzo, è un fine. Non si stabilisce una dittatura nell’intento di salvaguardare una rivoluzione; ma si fa una rivoluzione nell’intento di stabilire una dittatura. Il fine della persecuzione è la persecuzione. Il fine della tortura è la tortura. Il fine del potere è il potere»
George Orwell, 1984

Scetticismo

«Ha una tale sfiducia nel futuro che fa i suoi progetti per il passato»
Ennio Flaiano, Diario notturno, Taccuino 1956

Prove di astensionismo

«Fra tutte le migliaia d’iscritti nelle liste elettorali di Firenze, soltanto 1800 si sono presentati ieri mattina alle urne dei quattro collegi della città. […] Voi mi farete osservare che ieri mattina pioveva a dirotto! Sia pure. La pioggia, lo so, è una circostanza attenuante. L’elettore è un soldato — ma è un soldato per le belle giornate! Quando piove, quando nevica, o quando tira vento, l’elettore, in Italia, rinunzia volentieri al diritto di eleggere il deputato, per adempiere al dovere di non prendere un’infreddatura»
Carlo Collodi, Le elezioni!…, in “Fanfulla”, 22 novembre 1870