GRIGORIJ POTËMKIN, CREATORE DELL’UCRAINA

di Massimo Iacopi -

Feldmaresciallo dell’esercito zarista, abile diplomatico, mise in atto i progetti di Caterina verso sud. Portando le frontiere dell’impero fino al Dniepr, fu l’artefice dello sviluppo della Nuova Russia (Nova Rossija) e il padre dell’Ucraina moderna.

 

Grigorij Aleksandrovič Potëmkin nasce nel 1739 nei pressi di Smolensk in una famiglia della piccola nobiltà e per la sua condizione viene destinato a fare carriera nell’esercito, nel Reggimento della Guardia. Il giovane viene notato da Caterina II nel giorno della sua ascesa al potere, allorché viene aiutata dall’ufficiale a salire a cavallo. Un gran bell’uomo, che non lascia insensibile la giovane sovrana, alla quale dovrà tutta la sua carriera essendone poi diventato l’amante. È con la guerra russo-turca del 1768-74 che egli si distingue per coraggio e strategia. Grigorij viene promosso generale e, poco dopo, vice-presidente del Collegio Militare. In questa posizione anima la lotta contro Emel’jan Ivanovič Pugacev, che si fa passare per lo zar Pietro III, il marito che Caterina II ha fatto imprigionare e assassinare. Pugacev, che vuol diventare lo zar dei mugiki e dei cosacchi, guadagna alla sua causa i contadini e gli operai dell’Ural e nel luglio 1774 lancia a Kazan un manifesto contro la nobiltà e il servaggio. Potëmkin riesce ad arrestarlo nel settembre 1774 e così rafforza il suo prestigio: negli anni a venire sarà il personaggio più potente della Russia.

Potëmkin attribuisce una grande importanza ai confini meridionali della Russia. Egli si mette alla guida della lotta contro i Turchi e contribuisce alla liquidazione della dominazione ottomana sulle terre dei Tartari di Crimea. Grazie a lui, il territorio fra la foce del Dniepr e il Caucaso diventa russo. Il generale è ispirato a una visione tradizionale dell’imperialismo russo. Questo atteggiamento lo porta a scontrarsi con il capo della diplomazia russa Panin, propugnatore di quella che è stata chiamata la Lega del Nord, che riuniva Danimarca, Prussia e Russia. Questa politica tendeva a insediare sul trono di Polonia un sovrano, il principe Poniatowski, che avrebbe significato nella pratica l’instaurazione di un protettorato russo. L’opposizione dell’Austria obbliga, nel 1772, a una prima spartizione della Polonia, elemento che frena le ambizioni dei Romanov. Questo scacco politico consente a Potëmkin di mettere in opera lo sviluppo di quella che viene chiamata la Nuova Russia, cioè l’Ucraina meridionale e orientale. In tale contesto, nel 1783, egli viene nominato Principe di Tauride e nel 1784 riceve la nomina a feldmaresciallo. Diventato Governatore Generale di tutta la regione, Potëmkin si sforza di valorizzarla. Si fa un bel dire sui “villaggi alla Potëmkin”, edificati lungo il percorso compiuto dalla zarina che viene a prendere possesso dei suoi nuovi territori, ma si tratta di un’immagine inesatta della realtà. Più prosaicamente il feldmaresciallo, tende veramente a valorizzare questa nuova regione. Egli fa venire dei coloni dalla Russia, ma anche dall’Europa (in special modo Tedeschi) e dall’Armenia. Contestualmente accorda una vera autonomia ai Tartari della Crimea, facendo di questa penisola un territorio profondamente legato alla Russia.

Potëmkin riprende la marcia in avanti contro i Turchi in occasione della guerra del 1787-91 e dà impulso alla nascita alla Marina russa nel Mar Nero. Fonda i porti di Kherson, di Nikolaiev e, soprattutto, Sebastopoli, che diventa la base dell’ammiragliato della flotta di cui ha bisogno. Si impegna, inoltre, nella costruzione di navi, utilizzando le tecniche del genio navale francese. A differenza dei bastimenti del Baltico, la flotta del Mar Nero viene destinata a missioni di corta durata e si assiste a quello che curiosamente è stata chiamata “standardizzazione” della Marina, che risulterà piuttosto rapida in quanto le stazze sono meno importanti. Tutto questo è l’effetto dell’opera diretta di Potëmkin. Viceré del sud della Russia, ottiene inoltre dalla Zarina che la flotta del Mar Nero sia sottratta al controllo dell’ammiragliato russo. La guerra contro i Turchi riprende nel 1787 e consente alla Russia di annettersi i territori lungo il Mar Nero, dalla foce del Dniepr a quella de Dniestr. Il 5 ottobre 1791 il feldmaresciallo Potëmkin, principe di Tauride e creatore dell’Ucraina, muore nel corso dei negoziati di pace di Iasi fra Impero ottomano e Russia. Si capisce ora perché una importante corazzata della Marina russa sia poi stata intitolata a lui.

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Per sapere di più
Simon Sebag Montefiore, Prince of Princes: the life of Potemkin, London, Weidenfeld & Nicolson, 2001
Dominic Lieven, Empire: The Russian Empire and Its Rivals, Pimlico, 2003
Casimir Waliszewski, Caterina II di Russia, Dall’Oglio, 1967