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Resistenza

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UN MONSIGNORE DURANTE L’OCCUPAZIONE TEDESCA A ROMA

di Pier Luigi Guiducci – Tra il 1943 e il 1944 Luigi Traglia – sostituto del cardinale vicario Marchetti Selvaggiani – seguì con attenzione le iniziative dirette a nascondere cittadini italiani di religione ebraica e altri ricercati dalle autorità germaniche.   Negli anni del secondo conflitto mondiale numerose persone agirono …

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STORIA E CINEMA: I SETTE FRATELLI CERVI

di Umberto Berlenghini – Il film di Gianni Puccini dedicato alla tragica fine dei fratelli Cervi, fuciliati dai fascisti nel dicembre 1943, fu sovvenzionato dal PCI e vide tra i suoi interpreti, oltre a Gian Maria Volontè e a Carla Gravina, anche un giovane Don Backy. Nei ricordi di Gianni …

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VIA RASELLA: APPUNTI SUL DIBATTITO IN CORSO

di Federigo Argentieri –   Interessanti sviluppi nella discussione storica sull’attentato di via Rasella e la rappresaglia alle Fosse Ardeatine, già trattate in questa rivista nel luglio e novembre 2015. Un articolo apparso sul “Corriere della Sera” ha suscitato nuove polemiche e prese di posizione su Facebook e portali web. …

Granatieri a Porta San Paolo, a Roma, 10 settembre 1943

I GENERALI LORDI E MARTELLI, VITTIME ALLE FOSSE ARDEATINE

di Anna Maria Casavola – Pluridecorati durante la Grande guerra ma invisi al regime fascista, aderirono al fronte militare clandestino dopo l’8 settembre 1943. Rinchiusi nel carcere delle SS in via Tasso a Roma, furono uccisi dai nazisti alle Ardeatine.     Tra le storie che caratterizzano il periodo dell’occupazione …

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LA FUGA DI FILIPPO TURATI

di Roberto Poggi – L’iniziativa non nacque dall’anziano leader socialista, ridotto all’ombra di sé stesso dopo l’instaurazione della dittatura fascista e la morte della compagna Anna Kuliscioff, ma da Carlo Rosselli. Il progetto di fuga verso la Svizzera si rivelò però troppo rischioso, così Turati fu fatto espatriare rocambolescamente in …

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VIA RASELLA, DONATO CARRETTA E L’OMBRA LUNGA DEL PCI

di Federigo Argentieri – Secondo Pierangelo Maurizio, attento conoscitore di una della pagine più buie della Resistenza, il direttore di Regina Coeli fu ucciso perché «era un testimone scomodo dei maneggi avvenuti intorno alle liste dei detenuti politici mandati al massacro delle Fosse Ardeatine». Lo spiega in questa intervista citando …