In libreria: Dezinformacija

fertilioLe notizie del diavolo, oggi conosciute come fake news, non nascono con internet ma sono antiche quanto il mondo. Dagli albori della guerra di Troia, fino alle manipolazioni digitali di oggi e all’uso spregiudicato degli algoritmi, l’ombra oscura della disinformazione, simile a un veleno inodore e insapore, accompagna e avvelena ogni tipo di nostra comunicazione, privata e pubblica, giornalistica e scientifica, letteraria e commerciale. Prolungando in forme diverse l’arte della guerra e della politica, la disinformazione si è ingigantita insieme con lo sviluppo dei mass media, e oggi ha raggiunto il culmine attraverso il mezzo digitale. Nessuno può sperare di esserne immune e anzi, come si usa dire a proposito del diavolo, uno dei suoi trucchi è quello di far credere che non esista. Per contrastarla abbiamo bisogno di conoscerne la storia, le motivazioni e le tecniche. Ultime notizie dal diavolo di Dario Fertilio si propone come un manuale di autodifesa e uno strumento di libertà contro le menzogne di massa.
Dario Fertilio, Ultime notizie dal diavolo: i segreti della disinformazione dall’antichità alle fake news – Guerini e Associati, Milano 2019, pp. 284, euro 23,00

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Mimmo Franzinelli, Paolo Cavassini, Fiume: un racconto per immagini dell’impresa di D’Annunzio – LEG Edizioni, Gorizia 2019, euro 22,00
A cent’anni dall’avventura dannunziana, Fiume rappresenta un passaggio decisivo nella storia dell’Italia tra le due guerre mondiali e segna l’inizio della crisi dello Stato liberale italiano. La marcia e i sedici mesi di vita della città-Stato si configurano per molti come un’irripetibile esperienza esistenziale, per altri come uno scenario ideale per futuribili assetti politico- istituzionali. Reduci della Grande guerra, arditi, studenti e futuristi vi partecipano con passione ardente. L’ avventura militare per rivendicare alla madrepatria la città, abitata in maggioranza da italiani, darà rinnovata risonanza internazionale al poeta-soldato Gabriele D’Annunzio. Ma la sua creatura, la Reggenza Italiana del Carnaro, finirà soffocata nel sangue, nel gennaio del 1921. Di lì a poco sarà Mussolini a sancire la definitiva estinzione del complesso itinerario politico e umano del fiumanesimo, incanalandone miti e parole d’ordine nella pratica della violenza squadrista. Dal punto di vista iconografico i giorni dell’impresa fiumana sono tra i più documentati della storia recente e questo libro ne è una preziosa testimonianza. L’esperimento dannunziano è raccontato nelle sue tappe essenziali in oltre trecento immagini, individuate in archivi pubblici e privati, introdotte da un saggio che delinea i lineamenti di questo suggestivo e controverso momento di storia italiana.

Umberto Ranieri, Quella notte del 9 novembre 1989 – Guida Editore, pp. 134, euro 15,00
La caduta del Muro di Berlino nel novembre del 1989 indusse molti, sulla base di una visione semplificata del mondo, a ritenere che la Storia fosse giunta al suo capolinea, che l’Occidente non si sarebbe più scontrato con nemici storici, che “la lotta altalenante che costituisce la storia” potesse concludersi con l’affermazione definitiva del liberalismo come modello di organizzazione della società moderna. Un errore.

Marcello Flores, Mimmo Franzinelli, Storia della Resistenza – Laterza, Roma-Bari 2019, pp. 500, euro 35,00
I due anni che vanno dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 rappresentano un momento cruciale della storia d’Italia. Sono gli anni della guerra mondiale, con le truppe straniere che occupano la penisola. Sono gli anni della guerra civile, con lo scontro tra italiani di diverso orientamento. Sono gli anni della guerra di liberazione, in cui si combatte contro il nazifascismo per far nascere un paese democratico e libero. È il ‘tempo delle scelte’ per una società italiana schiacciata sotto il tallone nazista e fascista. Una nazione divisa politicamente, militarmente e moralmente all’interno di un’Europa in fiamme. Per fare i conti con la storia della Resistenza italiana, il libro ripercorre le varie fasi delle diverse Resistenze: dalle specificità della guerriglia urbana all’attestamento nelle regioni di montagna. Affianca alla lotta armata le varie forme di supporto fornito ai ‘banditi’ dalle popolazioni e la conflittualità interpartigiana, si addentra nella cosiddetta ‘zona grigia’, evidenzia la peculiarità delle deportazioni politiche e razziali. Una ricostruzione nuova, originale, vivida, in cui lo sguardo d’insieme si alterna costantemente con l’attenzione a vicende personali e collettive poco conosciute o inedite. Un libro necessario oggi, quando il venir meno degli ultimi testimoni diretti di queste vicende lascia sempre più spazio a un uso politico della Resistenza che deforma e rimuove i fatti, le fonti e la storia.

Lorenzo Tibaldo, Sacco e Vanzetti: innocenti! – Claudiana, Milano 2019, pp. 303, euro 24,00
La drammatica vicenda dei due immigrati e anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti – assassinati sulla sedia elettrica nell’agosto del 1927 a Charlestown – ricostruita da Lorenzo Tibaldo con l’ausilio di fonti inedite che, anche alla luce delle ricerche recenti, contribuiscono a delineare il quadro storico dell’America di quegli anni, il processo-farsa, la personalità dei due amici e il significato della loro tragedia nella memoria collettiva.
L’autore affronta la tragica storia dei due anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti ripercorrendone gli aspetti chiave: la vita in Italia, l’approdo negli Stati Uniti, la formazione politica, l’adesione al movimento anarchico, l’impatto con l’America violenta dei primi decenni del Novecento, la macchinazione giudiziaria, la carcerazione, la mobilitazione internazionale, la posizione di Mussolini, il drammatico epilogo e il significato della loro vicenda nella memoria collettiva. Una ricostruzione – basata essenzialmente sulle lettere e gli scritti di Nick e Bart nonché su fonti di archivio – per un affresco storico, politico, giudiziario ed emotivo del dramma di due uomini determinati a difendere fino in fondo la propria innocenza e le proprie idee.

Giovanni Bernardini, Parigi 1919: la Conferenza di pace – il Mulino, Bologna 2019, pp. 176, euro 13,00
Organizzata a Parigi nel 1919 fra i vincitori della Grande Guerra, la Conferenza di pace aveva lo scopo di ridisegnare la cartina geopolitica dell’Europa e di parte del mondo. Molto si è discusso sulle speranze e le delusioni che essa generò, sulla mancata corrispondenza tra i proclami di principio e la Realpolitik delle soluzioni, e soprattutto sulle sue conseguenze di medio e di lungo periodo, dall’ascesa del nazionalsocialismo alla crisi odierna in Medio Oriente. Il libro colloca gli eventi nel loro contesto storico originale, segnato dal crescente dissidio tra i vincitori, offrendo al lettore gli strumenti necessari a comprendere quanto e in che modo il processo di pace abbia influenzato gli sviluppi globali dei decenni a venire.

Heinz Guderian, Panzer General: ricordi di un soldato – Italia Storica, Genova 2019, pp. 506, euro 36,00
Tra i più abili generali della Seconda guerra mondiale, Guderian è considerato il padre e l’ufficiale più importante delle truppe corazzate tedesche, che contribuì a organizzare durante gli anni Trenta e guidò poi sul campo con grande efficacia nel periodo iniziale della guerra, conseguendo una serie di clamorosi successi. Questo volume di memorie prende le mosse dalle origini della Panzerwaffe per abbracciare tutto il periodo della Seconda guerra mondiale, dalle vittorie in Polonia, Francia e Russia fino allo Stato Maggiore di Hitler. In appendice fotografie in bianco e nero, ordini di battaglia, organigrammi e mappe a colori.

Massimo De Giuseppe, Gianni La Bella, Storia dell’America Latina contemporanea – il Mulino, Bologna 2019, pp. 408, euro 27,00
L’America Latina rappresenta una delle aree più originali del «lungo» Novecento. Una realtà composita che ha attraversato il secolo in modo dinamico, spesso violento, trasformandosi in un laboratorio di processi glocal: il Messico rivoluzionario, il Brasile getulista e l’Argentina peronista, l’impatto della rivoluzione cubana, e dell’Alleanza per il progresso, le teorie della «dipendenza», la teologia della liberazione, la dottrina della Sicurezza nazionale, tra militarismo, desparecidos e mobilitazioni sociali. Il volume estende la sua accurata disamina al Centroamerica della nuova guerra fredda, alla Colombia del narcotraffico e al Venezuela neo-bolivariano, per poi inoltrarsi nelle novità del primo quarto del XXI secolo, segnate da crisi finanziarie, movimenti popolari, neo-indigenismi, pentecostalismi e sfide transnazionali, sullo sfondo della grande questione ecologica.

Maurizio Mannoni, I 66 di Raffaele Settembrini – Formato Kindle, 2019, pp. 69, euro 2,99
Gennaio 1859. Raffaele, figlio dell’illustre patriota-letterato Luigi Settembrini, è appena giunto a Londra. Ha un sogno: riabbracciare il padre, incarcerato da dieci anni nella prigione borbonica dell’isola di Santo Stefano, vicino a Ventotene. Il racconto ripercorre gli anni di giovinezza dell’audace capitano napoletano, svelando in particolare la rocambolesca impresa che lo vide protagonista di lì a poche settimane. L’ideale dell’Unità Italiana, sullo sfondo, accompagna il lettore lungo un rapido incalzare di eventi in un singolare connubio di micro e macro-storia risorgimentale.

Mariagrazia Evre Arena, Cleopatra: regina dei re – Salerno Editrice, Roma 2019, pp. 264, euro 18,00
Bella d’un fascino che ammaliava chi la incontrava, tanto colta e poliglotta da poter offrire una compagnia irresistibile a chi le parlava, estroversa coraggiosa intelligente e astuta, spregiudicata e saggia, scandalosa e disperata, fragile e spietata, maestra nei trucchi della seduzione, madre premurosa nella cura dei figli, pronta allo scherzo quanto alla guerra, allo stratagemma e al gioco, alla minaccia come alla promessa, così la presentano gli antichi: è Cleopatra, ultima Lagide sul trono d’Egitto, la regina “inimitabile”, la più grande del mondo antico. Il libro racconta la sua vita e soprattutto la storia dei ventuno anni che la impegnarono prima nella lotta per il potere contro gli intrighi di palazzo e quindi nei rapporti con la sua gente e i Romani, a difesa dell’indipendenza del suo regno e della gloria dei Tolomei, nel gioco d’amore e guerra che la fece, unica donna in un mondo di uomini, protagonista del suo tempo.

Marco Bettalli, Giovanni Brizzi (a cura di), Guerre ed eserciti nell’antichità – il Mulino, Bologna 2019, pp. 504, euro 28,00
La guerra nell’antichità, considerata nel più largo contesto sociale, politico, economico e culturale, è l’oggetto di questo volume. L’evoluzione dell’istituzione militare nella Grecia antica, dall’oplita alla falange macedone, con i suoi combattenti per terra, ma senza dimenticare la guerra navale. Le guerre e i combattenti della grande tradizione della Roma antica, le trasformazioni dell’esercito romano, lo stretto rapporto – a quell’epoca – fra servizio, o mestiere, militare e cittadinanza politica, dai primi regni alla vicenda dell’Impero, sino alla decadenza finale e alla conclusiva anarchia militare. Un’antichità militare, analizzata e raccontata dai migliori specialisti, che sembra lontana nel tempo, ma che parla anche alla nostra contemporaneità.